Benvenuto nella sezione “Depositare un Brevetto”
Per depositare una domanda di brevetto occorre preparare la documentazione corretta con l’aiuto di un esperto.
Qui di seguito trovi elencati gli argomenti principali sulla materia, per aiutarti a fare chiarezza.
- Cosa significa depositare un brevetto
- La ricerca di novità
- Chi può depositare un brevetto
- Quanto dura un brevetto
- In quali stati è protetto
- La priorità
- La differenza tra Patented e Patent Pending
Depositare una domanda di brevetto non è semplice ed è fortemente sconsigliabile procedere senza l’aiuto di un esperto.
Se non vuoi rischiare, richiedi subito una valutazione da parte di un nostro operatore esperto.
Cosa significa depositare un brevetto
Cosa devi sapere prima di depositare un brevetto
Per depositare una domanda di brevetto è necessario preparare una pratica che dovrà contenere una serie di documenti. Mentre non si dovrà (e tanto meno si potrà) depositare un prototipo dell’invenzione realizzata, che può anche non esistere.
Come brevettare un’invenzione? L’invenzione viene brevettata sulla base di un progetto che deve essere descritto in modo adeguato, rispettando le regole previste dalla normativa in materia.
Valutazione preliminare
Una descrizione tecnica troppo dettagliata può essere talvolta controproducente. Soprattutto se non vengono rivendicate le caratteristiche tecniche essenziali, senza cui l’invenzione non raggiunge il risultato tecnico voluto.
Prima di predisporre la documentazione necessaria, occorre esaminare a fondo l’invenzione per valutare se è brevettabile, e quale sia il modo migliore per proteggerla.
Mentre per alcune invenzioni si tratta di una valutazione piuttosto agile, per altre non lo è affatto. Si pensi ai brevetti relativi ai prodotti alimentari, ai software, o a tutte quelle invenzioni apparentemente banali che proprio per questo devono essere descritte in modo rigoroso.
Documentazione tecnica
Una volta effettuata questa valutazione preliminare, occorrerà predisporre la documentazione tecnica da allegare alla domanda di brevetto. Documentazione che deve soddisfare i requisiti previsti dalla legge ed essere redatta secondo quelli che sono gli insegnamenti degli uffici nazionali.
Descrizione del brevetto: perché conviene rivolgersi a un esperto
Non è sufficiente una descrizione generica dell’oggetto inventivo. Occorre preparare un testo con relativi disegni che facciano comprendere non tanto l’oggetto ma esattamente in che cosa consiste l’invenzione. La documentazione non deve essere una semplice descrizione di come è fatto il prodotto che si vuole brevettare ma deve essere scritta in modo tale da evidenziare bene quali sono gli aspetti innovativi sui quali si chiede di ottenere la tutela. La difficoltà nello scrivere il brevetto sta proprio in questo.
Anche se si è dei tecnici esperti in un determinato settore, difficilmente si è in grado di scrivere una domanda di brevetto nel modo ottimale se non si è un Mandatario Brevetti.
Prima di procedere con il deposito occorre poi valutare l’interesse del titolare e stabilire quali possano essere le strategie di sfruttamento commerciale ed i possibili mercati di sbocco.
Territorialità
Il brevetto, come il marchio ed il design, è territoriale. Ciò significa che ha validità solo negli stati in cui viene depositato, per cui occorre stabilire fin da subito dove dovrà essere depositato e quindi quale tipo di deposito scegliere.
Si può scegliere di depositare un brevetto italiano che ha validità solo nel nostro paese, oppure un brevetto europeo o un brevetto internazionale che hanno una validità estesa ad un numero maggiore di stati.
Scopri come registrare un Brevetto in Italia, in Europa, nel mondo
Si può anche scegliere, a certe condizioni, di depositare un brevetto solo in uno o in alcuni stati esteri ed in tal caso occorrerà necessariamente rivolgersi ad un esperto che possa agire in tali stati.
La ricerca di novità
Sei certo non esista già qualcosa di simile alla tua invenzione?
Prima di depositare una domanda di brevetto ti consigliamo di effettuare una ricerca di novità per valutare se l’invenzione che si vuole proteggere sia nuova ed inventiva.
La ricerca di novità viene svolta utilizzando le più aggiornate banche dati brevetti. Con l’aiuto di esperti in materia che potranno leggerne i risultati ed interpretarli adeguatamente. Per un primo screening, si possono anche consultare le banche dati disponibili online ma per un esame serio e approfondito è necessario rivolgersi a un esperto.
La ricerca di novità viene comunque effettuata nel corso della procedura di deposito dalla maggior parte degli uffici.
Dal 1 Luglio 2008 anche le domande di brevetto italiane sono sottoposte ad una ricerca di novità. Questa ricerca per l’Italia è svolta dall’EPO, European Patent Office, e viene inviata all’UIBM, che a sua volta la comunica all’inventore entro 9 mesi dal deposito.
Questa innovazione ha reso particolarmente vantaggioso depositare una domanda di brevetto in Italia. Perché ad un costo contenuto si ottiene una ricerca approfondita sulla cui base l’inventore può scegliere con maggiore consapevolezza se il brevetto meriti di essere esteso all’estero oppure no, o comunque se valga la pena di investirci.
Chi può depositare un brevetto
Scopri quali sono i soggetti che possono registrare un brevetto
Può depositare un brevetto un’impresa, un libero professionista o anche una persona fisica che non ha una partita IVA.
La registrazione e la gestione del brevetto
Un brevetto può essere intestato anche a più persone, ma occorrerà regolamentare con attenzione l’uso del brevetto che potrebbe non essere consentito in modo disgiunto. Dovrà altresì essere regolamentato l’aspetto gestionale e si dovrà quindi stabilire sulla base di quali criteri verrà presa una specifica scelta. In questo modo si potrà evitare situazioni di stallo che potrebbero compromettere lo sfruttamento del brevetto.
Legittimato a chiedere il brevetto è l’inventore, anche se il brevetto può essere intestato ad uno o più soggetti che non sono necessariamente inventori. Tuttavia ci sono casi particolari in cui il diritto al brevetto spetta a terzi. Ciò si verifica soprattutto in materia di lavoro dipendente.
L’art. 64 CPI prevede infatti che
1. Quando l’invenzione industriale è fatta nell’esecuzione o nell’adempimento di un contratto o di un rapporto di lavoro o d’impiego, in cui l’attività inventiva è prevista come oggetto del contratto o del rapporto e a tale scopo retribuita, i diritti derivanti dall’invenzione stessa appartengono al datore di lavoro, salvo il diritto spettante all’inventore di esserne riconosciuto autore. 2. Se non è prevista e stabilita una retribuzione, in compenso dell’attività inventiva, e l’invenzione è fatta nell’esecuzione o nell’adempimento di un contratto o di un rapporto di lavoro o di impiego, i diritti derivanti dall’invenzione appartengono al datore di lavoro, ma all’inventore, salvo sempre il diritto di essere riconosciuto autore, spetta, qualora il datore di lavoro o suoi aventi causa ottengano il brevetto o utilizzino l’invenzione in regime di segretezza industriale, un equo premio per la determinazione del quale si terrà conto dell’importanza dell’invenzione, delle mansioni svolte e della retribuzione percepita dall’inventore, nonché del contributo che questi ha ricevuto dall’organizzazione del datore di lavoro. (…)
Stabilire quando si rientri nell’una o nell’altra ipotesi non è sempre facile.
Altre disposizioni particolari si hanno poi in materia di invenzioni effettuate in ambito universitario. In tal caso i diritti sull’invenzione spettano al ricercatore, ma all’Università spetta una percentuale sul ricavato dello sfruttamento del brevetto, che può arrivare fino ad un massimo del 50% (art. 65 CPI).
Quanto dura un brevetto
Il brevetto per invenzione dura 20 anni dalla data di deposito, mentre il brevetto per modello di utilità dura 10 anni dalla data di deposito e non possono essere rinnovati.
Per approfondire la differenza tra brevetto industriale e modello di utilità ti consigliamo di consultare la pagina “Modello di utilità: sai qual è la differenza con il brevetto?”
Perché un brevetto venga mantenuto in vita è necessario pagare le tasse annuali previste dallo stato in cui si è depositato.
In quali stati è protetto
Scegli il deposito che più si adatta alle tue esigenze
Il brevetto ha una validità territoriale, per cui la protezione dell’invenzione è limitata allo stato o agli stati in cui il brevetto è depositato.
Si può scegliere un brevetto italiano che ha validità solo nel nostro paese, oppure un brevetto europeo o un brevetto internazionale che hanno una validità estesa ad un numero maggiore di stati. Si può anche scegliere, a certe condizioni, di depositare un brevetto solo in uno o in alcuni stati esteri. In tal caso occorrerà necessariamente rivolgersi ad un esperto che possa avere dei corrispondenti in tali stati.
La scelta sul tipo di brevetto e sugli stati in cui depositarlo varia a seconda del tipo di invenzione. Ci sono prodotti che per loro natura hanno un mercato in certi paesi piuttosto che in altri. Oppure invenzioni che si vogliono sfruttare, per strategie commerciali, solo in certi stati. Si ricorda che il brevetto conferisce il diritto esclusivo di produzione e commercializzazione, per cui questo serve a valutare quali siano i paesi in cui si vuole che l’invenzione non venga prodotta o venduta.
La scelta dipende da ragioni strategiche e viene effettuata in base a come si intende sfruttare il brevetto e quindi al mercato che possa essere più appetibile.
Sono scelte che devono essere valutate insieme ad un consulente brevetti che possa di volta in volta fare presenti i vantaggi e gli svantaggi di una procedura rispetto ad un’altra.
Tu: E se voglio estendere il mio brevetto dopo averlo depositato?
Si deve inoltre tenere presente che dal deposito della prima domanda di deposito decorre un periodo di dodici mesi (c.d. diritto di priorità) entro il quale è possibile depositare il brevetto all’estero prevalendo su eventuali brevetti depositati nei dodici mesi precedenti. Ciò consente di potere inizialmente depositare una domanda in Italia e poi estenderla in un momento successivo.
Attenzione, una volta che la domanda di brevetto è diventata pubblica, ed è trascorso il periodo di priorità di dodici mesi, non è più possibile estendere il brevetto all’estero neppure da parte dello stesso titolare.
La priorità
Un meccanismo da conoscere per l’estensione del brevetto all’estero
La “priorità” è un diritto riconosciuto a chi deposita una domanda di brevetto per la prima volta.
Questo diritto consiste nella facoltà offerta al titolare di depositare lo stesso brevetto in uno o più stati diversi da quello iniziale senza essere pregiudicato da eventuali depositi che siano avvenuti in precedenza rispetto al deposito nel nuovo stato ma successivamente al primo deposito.
Il diritto di priorità per i brevetti è di dodici mesi dal deposito. Pertanto se si deposita un brevetto il 1 Febbraio in Italia, ad esempio, si potrà depositare quello stesso brevetto negli USA il 20 Luglio ed ottenere il brevetto, anche se qualcun’altro avesse depositato lo stesso brevetto negli USA a Giugno dello stesso anno. Grazie al diritto di priorità, infatti, il deposito di Giugno non toglierebbe la novità al nostro brevetto di Luglio che “retrodaterebbe” al 1 Febbraio, data del primo deposito.
La priorità è un meccanismo interessante che serve ad evitare abusi ed a consentire al titolare di riflettere e valutare gli stati di possibile estensione.
Scaduto il periodo di priorità il brevetto non potrà più essere depositato.
In alcuni casi, e ricorrendo ad appositi accorgimenti, si potrà depositare uno stesso brevetto entro 18 mesi dalla data di deposito della prima domanda ma il secondo brevetto avrà una data di deposito autonoma ed indipendente.
La differenza tra Patented e Patent Pending
Scoraggia i tuoi concorrenti dichiarando il brevetto sul tuo prodotto
Chi brevetta un’invenzione ha interesse che i concorrenti sappiano che si tratta di un oggetto brevettato in modo che si astengano dall’imitarla.
Quando un’invenzione è concessa si può scrivere sul prodotto “Patented” o “Brevettato”.
Si possono anche usare espressioni più specifiche come “Brevetto internazionale” o “brevettato in Italia”.
Tu: E se ho depositato il brevetto ma non mi è ancora stato concesso?
Se un brevetto è stato depositato ma non è stato ancora concesso si può scrivere “Patent pending” o “Brevetto depositato”, espressioni che indicano proprio questa condizione.
Un brevetto concesso è stato approvato dall’ufficio ed ha quindi superato una fase di esame spesso complessa. Offre quindi garanzie maggiori rispetto ad un brevetto che è ancora allo stato di deposito e che non ha superato alcun esame da parte dell’ufficio. Pertanto, mentre il brevetto concesso è fino a prova contraria un brevetto valido e pienamente efficace, il brevetto depositato potrebbe anche non essere accolto.
Tuttavia, in alcuni paesi inclusa l’Italia, sia il brevetto concesso che quello depositato possono essere utilizzati per iniziare un’azione legale contro chi producesse prodotti in contraffazione dell’invenzione.
Se la domanda di brevetto è ancora in regime di segretezza, prima di iniziare un’azione legale occorre procedere alla pubblicazione della domanda attraverso un’apposita notifica al contraffattore.
Se qualcuno sta copiando il tuo brevetto, ti consigliamo di agire il prima possibile e contattarci per avere la consulenza di un avvocato esperto in materia.
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