Sicuramente il nome utilizzato per contraddistinguere un sito internet può essere validamente registrato come marchio. Dato che tutto il sito è in italiano, la cosa consigliabile da fare è quella di procedere alla registrazione del marchio in Italia, in quanto i diritti di marchio sono importanti, non tanto in ragione del luogo in cui è stato acquistato il dominio, ma piuttosto in funzione del territorio sul quale il nome viene diffuso e può essere conosciuto. E’ evidente che se il sito è in italiano, sarà molto più facilmente frequentato da lettori italiani piuttosto che da americani. In ogni caso, se si vuole registrare il marchio negli USA, si può fare tranquillamente. La disciplina statunitense distingue due tipi di registrazione a seconda che il marchio sia usato oppure no: nel secondo caso, viene richiesta una sorta di prenotazione con la quale il registrante dichiara la propria intenzione di usare il segno, intenzione che poi deve essere provata entro un certo arco di tempo; nel primo caso, invece, il marchio può essere più agilmente ottenuto. Il fatto che il nome sia stato utilizzato come dominio internet, e sia anche presente come marchio nelle pagine interne, configura un uso attuale della parola, mentre per consentire all’Ufficio marchi statunitense di controllare il tipo di attività che viene esercitata al suo interno, sarebbe opportuno che almeno la pagina iniziale venisse tradotta. Per il resto non ci sono problemi di sorta ad ottenere un marchio negli Stati Uniti, che potrà essere richiesto tramite uno studio legale americano o rivolgendosi direttamente ad uno studio italiano che si occupa di proprietà industriale.