Posso brevettare qualcosa da solo o devo rivolgermi ad un esperto?
La legge consente ad ogni inventore di poter depositare la propria domanda di brevetto preparando tutta la documentazione da solo, senza doversi rivolgere per forza ad un esperto ed il brevetto che viene concesso è valido a tutti gli effetti di legge. Tuttavia, spesso chi si muove da solo rischia di commettere degli errori, anche in buona fede, perché non ha competenza ed esperienza in merito.
L’errore più frequente è quello di descrivere dettagliatamente l’invenzione, per poi dimenticare di formulare le rivendicazioni che sono la parte essenziale del brevetto. È per questo motivo che il 90% dei brevetti concessi a privati che hanno seguito la pratica da soli, pur essendo astrattamente validi, non sono difendibili in un eventuale giudizio di contraffazione.
È complicato da capire ma purtroppo aver ottenuto un brevetto non significa sempre che quel brevetto possa essere validamente difeso e questo per diversi motivi. Primo perché l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi non svolge un’indagine di novità e, quindi, può rilasciare un brevetto anche per un oggetto che magari esiste già; secondo perché vengono concessi brevetti anche per oggetti descritti male o sommariamente ma se non viene specificato bene qual è l’aspetto di novità, è molto difficile poi farsi valere verso chi ci copia.
L’intervento di un esperto, pur non essendo necessario, è importante proprio per questo. Rivolgendosi a chi opera nel settore si ha la certezza che la documentazione venga preparata in modo ottimale e si corrono molti meno rischi in futuro. Ciò non significa comunque che il brevetto concesso a chi non si è rivolto ad un consulente non valga nulla: se è stato preparato bene, descritto sufficientemente e sono state scritte in modo corretto le rivendicazioni quel brevetto avrà lo stesso identico valore di un brevetto presentato tramite un ufficio specializzato.