La cessione del marchio

Quello che c’è da sapere sulla procedura di cessione marchio

In ogni momento è possibile effettuare la cessione di un marchio (o acquistarne uno) per qualsiasi motivo.

Puoi scegliere 2 modalità per trarre guadagno da un marchio che non intendi usare direttamente:

  1. Cedere il marchio definitivamente.
    In questo caso si ha qualcosa di analogo ad una vendita per cui il marchio cambia proprietario
  2. Concedere la licenza del marchio per tutti o parte dei prodotti e servizi
    Se si sceglie questa modalità si ha una sorta di “affitto” con cui se ne concede l’uso a terzi, dietro pagamento di un canone.

Oltre che alla scelta della modalità di cessione, fai attenzione ad attribuire il giusto valore al marchio e stipulare un contratto che prevede precisi diritti e doveri delle parti in causa, cioè venditore e acquirente.

Infatti prima di procedere alla cessione ti consiglio di far sottoporre il marchio ad una accurata analisi, definita in gergo tecnico “due diligence”, che approfondisce i dati e le informazioni relative al marchio stesso.

Inoltre per ridurre al minimo i rischi di una trattativa non soddisfacente è sempre bene prepararsi adeguatamente con una consulenza di un esperto del settore. Questa figura ti aiuta a stilare un documento corretto in termini legali e ad aumentare le tutele in fase di acquisto o vendita del marchio.

Questo processo è solo per i grandi marchi? Assolutamente no, anche i marchi emergenti possono essere ceduti o dati in licenza.

Quando al marchio è collegato un particolare tipo di servizio (ad esempio la consegna di alimenti a domicilio) il marchio diventa il fulcro fondamentale di tutta l’attività e consente di replicare il servizio e di trarre utili dall’uso dello stesso da parte di altri imprenditori. Questo può avvenire tramite il franchising o con altre forme di sfruttamento commerciale.