Ci sono agevolazioni per chi dimostra di non avere soldi per depositare la propria invenzione?
Purtroppo come in tutti i settori, anche nel settore delle invenzioni occorre sempre mettere in conto di dovere sostenere delle spese e fare piccoli o grandi investimenti a seconda delle proprie possibilità per riuscire a fare emergere la propria invenzione.
Tuttavia, in base all’art. 228 Codice Proprietà Industriale, l’inventore che dimostri di essere in condizioni di indigenza può richiedere l’esenzione dal pagamento della tassa di stampa e la sospensione del pagamento delle tasse annuali per i primi 5 anni, allo scadere dei quali, per potere mantenere i diritti sul brevetto, dovrà comunque pagare la tassa per il sesto anno e per i 5 anni precedenti.
Ciò significa che si può depositare una domanda di brevetto quasi senza alcun costo. È vero che normalmente per la pratica di brevetto è opportuno rivolgersi a studi specializzati che possano predisporla a regola d’arte, ed è vero che spesso si rende necessario fare dei prototipi per dimostrare la validità della propria scoperta, ma è anche vero che la possibilità offerta dall’art. 228 è comunque un aiuto, anche se modesto, offerto dallo stato ai cittadini meno abbienti per consentire loro di promuovere le proprie idee.
Di concreto, oltre a questo, c’è ben poco ed è sconsigliabile presentare la propria idea a qualcuno senza averla prima protetta.