Cosa si rischia ad utilizzare un software copiato?
In base alla legge sul diritto d’autore è punibile l’installazione di un software copiato anche quando lo si faccia senza scopo di lucro, ma solo al fine di trarne un “profitto” che si può ravvisare anche nel semplice risparmio di spesa dovuto al fatto che non si sono dovute sborsare somme per l’acquisto del programma originale. Chi incorre in questo illecito è punibile con sanzioni penali che prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 2.582,00 a 15.493,00 euro.
Oltre che sul lato penale, la duplicazione ha poi, effetti particolarmente spiacevoli sul lato civile ed amministrativo. Senza considerare che chi ritiene di essere stato leso nei propri diritti di copyright può chiedere al giudice l’emanazione di un provvedimento d’urgenza per arrestare la contraffazione. Come si vede da un lato il quadro delle sanzioni è piuttosto pesante mentre, dall’altro, si stanno intensificando i controlli.
La stessa Microsoft, qualche tempo fa, ha condotto un’indagine proprio su Livorno e Prato inviando dei falsi acquirenti presso i negozi di informatica per controllare se venivano ceduti programmi senza licenza. Il risultato è stato che, su Livorno, circa il 30% dei negozianti tiene un comportamento scorretto. Questa verifica ha allertato le forze dell’ordine, che hanno effettuato controlli ancora più mirati, tesi a verificare la legittimità delle licenze soprattutto presso le piccole e medie imprese, che sono quelle che maggiormente utilizzano un software illegale.