Il titolare di un marchio può fare chiudere un dominio internet che si occupa di prodotti diversi?
In questi ultimi tempi stanno aumentando enormemente anche in Italia le controversie relative ai conflitti tra nomi di domini internet e marchi registrati. Il nome di un dominio è la parola con la quale si riconosce un sito internet e digitando la quale sul computer si possono vedere le pagine in esso contenute, come ad esempio scrivendo “ferrari.it” arrivano tutte le informazioni relative alle famose vetture.
In passato si sosteneva che chi registra per primo un dominio ne è titolare indipendentemente dalla preesistenza di marchi identici o simili, ma questo fatto ha portato a molte speculazioni in quanto, soprattutto negli Stati Uniti, capitava che venissero registrati come siti internet marchi famosi al solo scopo di rivenderli ai titolari dei marchi. Per ribellarsi a questo, molte aziende hanno intrapreso azioni legali ed attualmente si ritiene che il titolare del marchio possa pretendere la chiusura del sito che porta il suo nome se è identico e se i prodotti presentati in internet sono uguali o affini ai propri. Altro fatto da considerare è la rinomanza del nome utilizzato per il sito internet, che potrebbe essere considerato un utilizzo abusivo di nome altrui non solo sotto il profilo della violazione della normativa sui marchi contenuta nel Codice sulla Proprietà Industriale, ma anche dal punto di vista della concorrenza sleale.
E’ consigliabile pertanto tentare di raggiungere un accordo con l’azienda che sta avanzando pretese, proponendole una cessione del nome a dominio dietro compenso senza rischiare cause legali che risulterebbero senz’altro svantaggiose per il possessore del dominio stesso, considerati gli ultimi orientamenti dei giudici in materia.