Voglio rendere disponibile tramite internet una mia personale banca dati: che cosa devo fare per tutelarla? Che precauzioni devo tenere per rispettare la privacy?
Le banche dati rientrano tra le opere tutelate dalla legge sul diritto di autore. In particolare esse sono protette automaticamente per il fatto stesso della loro compilazione, a condizione che si tratti di una raccolta che abbia una qualche originalità, o per il modo in cui è impostata o per il particolare tipo di contenuto. Ovviamente, non è possibile ottenere l’esclusiva per il tipo di banca dati realizzata: ciò significa che se si è elaborato una banca dati che raccoglie tutti i numeri di scarpa dei giocatori di calcio di tutto il mondo, non è possibile impedire ad altri di procedere alla raccolta di dati dello stesso tipo, ma è sicuramente possibile impedire a chiunque di utilizzare i propri dati ovvero quelli che il primo compilatore ha raccolto.
Conviene, comunque, depositare la banca dati presso la SIAE, in modo da poter agire con più facilità contro chi eventualmente la copiasse o prelevasse parte delle informazioni in essa contenute al fine di riproducesse. Riguardo alla privacy, molto dipende dal tipo di dati raccolti. Se si tratta di informazioni generiche relative ad oggetti o di dati pubblici di cui si può entrare in possesso tramite ricerche in archivi o biblioteche accessibili a tutti, il compilatore non è tenuto a compiere alcuna attività particolare.
Se, invece, sono stati raccolti indirizzi o, peggio, dati sensibili relativi alle opinioni politiche o religiose ovvero relativi agli orientamenti sessuali o religiosi di un gruppo di persone, in quel caso, sarà necessario in primis ottenere il consenso al trattamento da parte dei diretti interessati ed in secondo luogo adottare tutta una serie di cautele per proteggere tali dati da illeciti trattamenti ad opera di terzi.