Che valore hanno le rivendicazioni, e sono davvero necessarie?
Le rivendicazioni sono la parte fondamentale della domanda di brevetto e rappresentano la dichiarazione di volontà manifestata dall’inventore di voler ottenere tutela su determinati aspetti del prodotto che vengono indicati in seguito.
Secondo la legge, addirittura, il testo della descrizione ed i disegni dovrebbero servire ad interpretare le rivendicazioni che sono, pertanto, elemento essenziale di un brevetto.
Detto questo, il brevetto privo delle rivendicazioni è spesso ritenuto nullo, in quanto mancante della parte sostanziale del suo contenuto, ma questa opinione non è del tutto pacifica, in quanto alcuni giudici ritengono che la domanda possa comunque essere integrata e quindi possano essere aggiunte in seguito le rivendicazioni, che comunque non possono andare oltre il contenuto della domanda iniziale.
Dunque, nel caso di domanda incompleta è consigliabile integrare il testo o, ancora meglio, presentare una domanda di brevetto europeo o internazionale, rivendicando il diritto di priorità dato dalla domanda italiana, ed aggiornare il testo aggiungendo le rivendicazioni che non erano state inizialmente previste. Un tale procedimento, se effettuato entro l’anno dal deposito in Italia, è del tutto legittimo e consente di non perdere i diritti acquisiti e di poter vendere il brevetto con tranquillità.
È altresì necessario controllare se la domanda di brevetto è immediatamente accessibile al pubblico oppure no, perché in questo secondo caso si rischia che il potenziale acquirente, o chi per lui, possa andare a brevettare il trovato in qualche paese straniero, correggendo il tiro prima che lo faccia l’attuale titolare del brevetto.